Mutui a tasso variabile, la fine dei rialzi è vicina
Tra maggio e giugno le rate del mutuo a tasso variabile potrebbero iniziare a diminuire. A dirlo è Facile.it che ha analizzato i futures sugli Euribor, che rappresentano le aspettative di mercato.
Ma il calo sarà modesto, compreso tra i 14 e i 22 euro circa per un mutuo variabile medio. “L’Euribor spesso tende ad anticipare le mosse della Bce e a variare in funzione delle aspettative future. Pertanto, sarà fondamentale vedere quali messaggi arriveranno dalla Banca Centrale”, spiegano gli esperti. “L’impressione generale è che la discesa sarà più lenta rispetto a quanto si aspettavano i mercati a inizio anno. Chi ha un mutuo a tasso variabile dovrà stringere i denti ancora per un po’ o valutare opzioni come la surroga per abbassare le rate”.
A febbraio la rata di un mutuo medio variabile sottoscritto a gennaio 2022, da estinguere in 25 anni, pari al 70% del valore di un immobile da 126.000 euro, era arrivata a circa 751 euro dai 456 euro iniziali. Continuando a scorrere i futures (aggiornati al 28 febbraio 2024) emerge che l’Euribor a 3 mesi dovrebbe scendere a circa il 3% entro la fine dell’anno e arrivare attorno al 2,65% entro giugno 2025. Se così fosse, la rata scenderebbe di 67 euro entro dicembre 2024, arrivando ad un calo di 100 euro a giugno 2025. Per quanto riguarda la richiesta di mutui, analizzando quelli destinati all’acquisto della prima casa, secondo l’osservatorio di Facile.it, chi ha presentato domanda di finanziamento nei primi due mesi del 2024 ha puntato ad ottenere, in media, 136.523 euro da restituire in 25 anni, valori in linea con quelli rilevati a inizio 2023. L’unico dato peggiorato è l’età media di chi ha presentato domanda di finanziamento per l’acquisto della prima casa, aumentata di quasi un anno e arrivata a poco più di 37 anni e mezzo. L’aumento è ascrivibile al calo del peso percentuale degli under 36 sul totale richiedenti, passato da 53% del 2023 al 49% del 2024.
Nei primi due mesi dell’anno le condizioni proposte dalle banche sono state nel complesso favorevoli, in particolare per i tassi fissi, con indici in costante calo. Le migliori offerte, per un mutuo standard al 70% su un’immobile da 126.000 euro (da estinguere in 25 anni), partono da un TAN fisso al 2,87%, vale a dire una rata di 589 euro. A gennaio 2024 la miglior rata era pari a 604 euro. Stabili, invece, i tassi variabili, che restano sensibilmente più costosi rispetto a quelli fissi, con i migliori TAN che partono dal 4,66%, pari ad una rata di 705 euro. La distanza tra tassi variabili e fissi ha spinto la quasi totalità dei richiedenti, più di 9 su 10, a scegliere questa seconda opzione. Il calo dei tassi fissi continua ad essere un’opportunità per coloro che vogliono provare ad approfittare della surroga, che nei primi due mesi del 2024 ha rappresentato un quarto della domanda totale di mutui (25%), in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando era pari al 17%.
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